Sony, il colosso dell’elettronica e dell’intrattenimento, non è rimasto indifferente alla tendenza del Play to Earn, ovvero il modello di gaming che permette ai giocatori di guadagnare criptovalute e NFT (token non fungibili) grazie alla tecnologia blockchain.

Infatti, Sony ha depositato negli Stati Uniti un brevetto nel 2021 per un sistema che traccia la storia delle risorse in-game nei videogiochi usando la blockchain e gli NFT.

Il brevetto di Sony

PlayStation si apre al Play to Earn e al Web3 con blockchain e NFT

Il brevetto, reso pubblico il 10 novembre 2022, descrive un metodo per registrare le informazioni relative alle risorse in-game, come oggetti, personaggi, skin, ecc., su una blockchain, in modo da garantire la loro unicità, proprietà e scambiabilità. Inoltre, il brevetto prevede la possibilità di creare degli NFT, ovvero dei token che rappresentano la proprietà e l’unicità di una risorsa in-game, in modo da poterla vendere o acquistare su piattaforme dedicate.

Il brevetto si propone di ridurre le frodi tra i giocatori, rendendo il commercio delle risorse in-game il più trasparente possibile. Il brevetto permetterebbe anche di tracciare la storia di tutte le modifiche apportate alle risorse in-game, come il cambio di proprietà, l’aspetto visivo o i metadati, generando dei blocchi che contengono le informazioni sui record precedenti.

Le intenzioni di Sony

Sony PlayStation blockchain
Sony non ha ancora rivelato i dettagli di come intende implementare il suo sistema di blockchain e NFT nei suoi giochi, ma ha dichiarato di voler “offrire nuove esperienze di gioco e valore aggiunto ai giocatori” e di essere “aperta alla collaborazione con altri partner del settore”.

Il brevetto è stato depositato da Sony Interactive Entertainment, la società che gestisce il brand PlayStation. Il brevetto descrive un framework per permettere agli utenti di trasferire e utilizzare gli NFT su più piattaforme di gioco, tra cui PlayStation. Questo significa che i giocatori potrebbero essere in grado di sperimentare gli NFT nei titoli presenti sulla console, come skin, oggetti o personaggi esclusivi. Il brevetto non specifica quali giochi o piattaforme saranno coinvolti, ma si presume che PlayStation sia una delle principali interessate al Play to Earn e al gaming su blockchain.

La nuova blockchain di Sony

Come già accennato, Sony ha anche annunciato lo sviluppo di una nuova blockchain, denominata Sony Chain, che si baserà sulla tecnologia Astar, un protocollo di secondo livello che permette transazioni rapide ed economiche su Ethereum.

Sony Chain sarà lanciata ufficialmente nel 2024 e consentirà di implementare il gaming blockchain su PlayStation, aprendo nuove possibilità anche nel mondo delle console. Si tratta di un dato molto rilevante, considerando che il Play to Earn su console sembrava una cosa irrealizzabile o inaccettabile.

Il contesto del Play to Earn e del gaming blockchain su console

Sony non è l’unica azienda a interessarsi al Play to Earn e al gaming su blockchain. Altre società, come Ubisoft, che ha lanciato il suo gioco Quartz, Square Enix, che ha investito in Symbiogenesis, Sega, che ha collaborato con Double Jump Tokyo, e Atari, che ha creato il suo token Atari, hanno già annunciato o lanciato dei progetti legati a questo ambito, sfruttando le potenzialità della decentralizzazione, della tokenizzazione e della gamificazione.

Il Play to Earn e il gaming su blockchain rappresentano una rivoluzione nel mondo dei videogiochi, che mette al centro i giocatori e la loro libertà di creare, possedere e monetizzare i loro contenuti. Sony, con il suo brevetto e la sua nuova blockchain, dimostra di voler essere parte di questa innovazione e di voler portare la sua esperienza e qualità nel Web3 anche su PlayStation.

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